INTEGRAZIONE IN GRAVIDANZA

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Sebbene la maggior parte dei fabbisogni vitaminici e mineralici siano soddisfabili attraverso una dieta varia ed equilibrata, durante la fase di gravidanza sono richiesti in maggior quantità e potrebbe essere necessaria l'integrazione. Questo è vero soprattutto per:

- VITAMINA B9 (o acido folico): gioca un ruolo chiave nella produzione del DNA e degli altri acidi nucleici, pertanto è richiesta per soddisfare le richieste di crescita del feto. Solitamente, l'integrazione viene prescritta di default dal medico;

- VITAMINA A: importante per lo sviluppo dei tessuti, ma deve essere integrata solo se carenziale (il sovradosaggio è tossico);

- VITAMINA D: importante per la prevenzione dell'ipocalcemia neonatale e per lo sviluppo del sistema immunitario. La sua carenza è diffusissima, motivo per cui il medico può prescrivere il dosaggio dei valori ematici e nel caso l'integrazione;

- FERRO: Durante la gravidanza il fabbisogno di ferro aumenta perchè l'organismo deve garantire il corretto apporto di sangue e ossigeno alla placenta e agli altri tessuti. L'integrazione deve però avvenire solo in caso di diagnosticata carenza perchè il ferro in eccesso rischia di causare danni ossidativi all'organismo;

- IODIO: Durante la gravidanza l'attività della ghiandola tiroidea aumenta e quindi anche il fabbisogno di iodio. La corretta assunzione è importante per lo sviluppo neurocognitivo del bimbo. La sua carenza non rappresenta un problema in mamme sane, ma è importante studiare con il medico un'eventuale integrazione in caso di ipotiroidismo e se si vive in aree del mondo naturalmente carenti di iodio;

- CALCIO: La carenza di questo minerale aumenta il rischio di preeclampsia (o gestosi) ed è importante per evitare l'ipocalcemia neonatale. L'integrazione deve avvenire solo in casi di carenza diagnosticata in quanto all'aumentato fabbisogno di calcio l'organismo materno risponde diminuendone l'escrezione e aumentandone l'assorbimento.

Come si evince è sempre importante, soprattutto in fasi delicate come la gravidanza, farsi guidare nel mondo dell'integrazione dal proprio medico specialista.